Dopo il suo capo/lavoro Orfeo 9 nel 1974 Tito Schipa dà alla luce il suo primo album prettamente cantautorale: Io ed io solo, un lavoro
troppo spesso sottovalutato.
Il lato A contiene 5 canzoni da grande cantautore, sensibile e struggente, musicalmente estremamente scarno e minimalista; colpisce la particolare voce, a volte volutamente sgraziata dell’autore, che ci fa quindi pensare ad un buon lavoro di un valido cantautore ma nulla più. E nel lato B che arriva l’inaspettato: una lunga suite che occupa tutta la facciata del disco, dedicata ad Alberto D. e Myriam G., dove in primis finalmente emergono i Signori Musicisti che partecipano all’album: Fabio Liberatori (più tardi con gli Stadio collaboratore di Dalla, De Gregori e apprezzato autore di colonne sonore), Nicola Di Staso (Libra), Walter Martino (Goblin) e poi Shel Shapiro, Claudio Barbera, Ruggero Stefani, lo stesso Tito Schipa; qui i fraseggi
musicali e gli stessi virtuosismi hanno una funzione non solo, come prima, di accompagnamento, ma scandiscono i vari momenti con arrangiamenti ben più ricercati, e la stessa voce diventa meno monotona e monocorde arricchendosi di un’interpretatività totalmente assente nella prima parte del disco. Insomma, volendo essere faceti potremmo dire “Due album in uno”!!!
Ristampa papersleeve con ampie note di copertina.