Meseglise è un nuovo progetto nato dall’idea di Paolo Nannetti e Marco Giovannini, rispettivamente tastierista (nonchè autore di buona parte della produzione) e cantante solista dei Sithonia, storica progressive band bolognese.
Lo stile, gli arrangiamenti, le melodie rimangono fortemente debitrici della dimensione Sithonia (certe predilizioni folk-prog e vintage, mellotron incluso), ma Meseglise pone in primo piano l’essenza della forma canzone. In fondo è sempre lo stesso epicentro della poetica nei Sithonia, stavolta racchiuso dai Meseglise, con delicatezza e pregevole gusto melodico, in dodici immagini-canzoni.
Con le canzoni scorrono via via i luoghi di ambientazione, dall’isola nel Mediterraneo (“Stelle di Lefkos”) all Cinque Terre (“La fotografia”), alleDolomiti trentine (già prtagoniste della suite “Cronaca persa” presente nell’ultimo disco dei Sithonia) con “La risposta”, alle amate colline bolognesi (“Il fiore e la finestra” e “Così è stato”).
Meseglise come citazione letteraria (la strada che, nella “Ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust, il narratore percorre, inebriato dal profumo delle siepi di biancospino, incrociando casualmente gli occhi della fanciulla che gli ruberà il cuore).
In particolare le canzoni de “L’assenza” rappresentano tanti quadretti di memoria, sui luoghi e sulle persone conosciute e sulla difficoltà di comunicare, di trasmettere sensazioni e affetto.
Raccontano di parole inghiottite dal silenzio, dall’incomprensione o dall’abitudine.
Nel loro sito ufficiale ( www.meseglise.it ) i Meseglise così si presentano:
“Non ci interessano le forme pre-confezionate della musica leggera, ma non abbiamo nè l’ambizione nè la volontà di proporci come fautori di alcuna ricerca al di fuori della tradizione della musica italiana. I nostri brani rivelano anche la musica che più ci piace ascoltare, dalla canzone da’utore, al rock progressivo fino al folk, mantenedo, sia pure in modo inusuale, le forme proprie (e più sincere) della musica leggera”