Luca Mannutza, born in Cagliari, Sardinia, in 1968, has spent more than half of his entire life as a jazz musician, under multiple roles: from being a simple passionate listener and a researcher he soon became interpreter, composer, arranger and producer, everything in the name of a musical genre that since the early ’90s has literally obscured anything else.
Therefore, we find Mannutza debuting alongside big personalities such as Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio Giammarco and Bebo Ferra, and participant, finalist and sometimes winner of several music competitions throughout Italy. One of the main turns of his career is his entry in the High Five Quintet, with whom he recorded in 2006 Mario Biondi’s debut “Handful of Soul”, and then released a couple of records on the legendary Blue Note Records.
His collaborations for Schema Records see him alongside Rosalia Souza, Gerardo Frisina, Lorenzo Tucci and Andy Gravish and, in “The Remembering”, at the head of a quintet that includes among its ranks Paolo Recchia (alto sax), Enrico Bracco (guitar), Luca Bulgarelli (double bass) and Nicola Angelucci (drums).
Musically this is pure American-rooted jazz, rich in experimentation by a rhythmic point of view (polyrhythmic and polymetric structures), which fully reflects the personality of its composer (seven out of ten tracks are fully original) in its elegance and refinement, never over the top or self-indulgent. An album whose strengths are its apparent simplicity and immediacy, despite its inherent complexity, and that will satisfy much more than just a set of jazz music listeners.
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Dei suoi 48 anni Luca Mannutza (Cagliari, classe 1968) ne ha trascorsi oltre la metà come musicista jazz, sotto molteplici vesti: da semplice appassionato a ricercatore a interprete, compositore, arrangiatore e produttore, il tutto nel nome di un genere musicale che sin dai primissimi anni ’90 ha letteralmente sbaragliato la ‘concorrenza’.
Ecco allora che Mannutza lo si ritrova esordiente a fianco di nomi importanti quali Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio Giammarco e Bebo Ferra, nonché partecipante, finalista e talvolta vincitore di diversi concorsi musicali in tutta Italia. Fondamentale è il suo ingresso nel quintetto High Five, con cui nel 2006 pubblica l’esordio di Mario Biondi “Handful of Soul” e arriva ad incidere negli anni successivi per la leggendaria Blue Note Records.
Le sue collaborazioni per Schema Records lo vedono a fianco di Rosalia Souza, Gerardo Frisina, Lorenzo Tucci e Andy Gravish, e in questo “The Remembering” a capo di un quintetto che vede tra le proprie fila Paolo Recchia (sax contralto), Enrico Bracco (chitarra), Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Nicola Angelucci (percussioni).
Musicalmente ci troviamo di fronte a jazz di matrice americana ricco di sperimentazioni dal punto di vista ritmico (poliritmia e polimetria), che rispecchia appieno la personalità del suo compositore (ben sette brani su dieci sono originali) nel suo essere elegante e raffinato e mai sopra le righe o autoindulgente. Un album che fa delle apparenti semplicità e dell’immediatezza, nonostante l’intrinseca complessità, i suoi punti di forza e che soddisferà anche i meno avvezzi a sonorità di questo genere.