La ragione principale della pubblicazione dell’album che avete tra le mani è dovuta alla scoperta in tempi recenti di cospicuo materiale d’archivio che a nostro parere è meritevole di essere conosciuto da tutti coloro che apprezzano non solo CELESTE ma in generale il Rock Progressivo Italiano degli anni ’70. Versioni alternative di brani già editi, altri mai pubblicati in precedenza, prove in studio che testimoniano la genesi e lo sviluppo di un determinato tema; materiale insomma non solo per fan e collezionisti incalliti di CELESTE. Brani che testimoniano le varie fasi della storia della band, da un approccio iniziale decisamente sinfonico al tentativo, comune a molti gruppi italiani dell’epoca, di avvicinarsi ad un jazz/rock dalle matrici mediterranee attraverso esperimenti di sonorizzazioni e di colonne sonore senza distogliere l’attenzione da una certa avanguardia colta che era già ben presente ne IL SISTEMA, Anno Domini 1968.
Scrive Ciro Perrino:
“Questo nuovo progetto è destinato a tutto coloro che non hanno avuto la possibilità di entrare in possesso del cofanetto quadruplo “CELESTE 1969/1977 The Complete Recordings”, che conteneva le registrazioni delle prime composizioni di CELESTE “Principe di un Giorno”. Mi riferisco ai brani cantati in inglese da Nikki Berenice Burton, che avrebbe dovuto essere la lead vocalist della formazione originale. Andò diversamente. Il cantante divenni poi io. Ma questa è un’altra storia. I brani sono: Far White Halo (La Danza del Fato), Prince Of One Day (Principe di un Giorno), Ancient Fables (Favole Antiche), The Merchant (L’Imbroglio), Eftus (Eftus) più lo strumentale Fireflies in the Night. In questa edizione però sono presenti delle autentiche novità, delle chicche mai presentate prima. Ad esempio vi è “Sinai”, una composizione che, in origine, avrebbe dovuto entrare a far parte del repertorio di CELESTE e che è apparsa soltanto in una speciale edizione di “Principe di un Giorno” ristampata in Giappone nel 2010 nella collana Italian Rock Series. Poi ho pensato a coloro che non hanno potuto acquistare la versione de “Il Risveglio del Principe” stampato nel 2019 solo in Giappone e contenente la bonus track “Mare di Giada”. Questa la troverai qui. E poi ancora. Coloro che hanno acquistato solo in Vinile sempre de “Il Risveglio del Principe” non hanno avuto la bonus track della versione italiana. Qui c’è quindi “Porpora e Giacinto”. E non è finita. Ho pensato di offrire un altro lato creativo di CELESTE. Infatti nel pieno della preparazione di “Principe di un Giorno” ci venne richiesto di scrivere delle composizioni di carattere descrittivo per commentare delle immagini di documentaristi. In archivio tenevo questi colori di CELESTE, ed eccone qui qualche esempio. Composizioni che sembrano distanti dallo Spirito di CELESTE ma che in realtà altro non sono che un’altra faccia delle sfumature creative della band. Ed ancora. “Nora”. Un brano che scrissi per inserirlo prima in “Principe di un Giorno” e poi in quello che avrebbe dovuto essere il secondo album ufficiale della band. Ma restò purtroppo lì. Inespresso. La maniera nella quale ho pensato di inserirlo e proporlo è piuttosto inusuale. Infatti lo puoi ascoltare in una versione suonata durante una sessione di prove. E poi ancora non è finita. Vi è anche una traccia piuttosto lunga ricavata da un’altra sessione di prove dove si potrà sentire CELESTE all’opera. Il brano in questione è “Settottavi”, che chi conosce CELESTE II avrà già sentito completo però sempre in veste di brano non del tutto definitivo. Ricordo qui che “Il Risveglio del Principe” è da considerarsi il vero ed unico secondo album della saga del Principe. Si potranno sentire le voci di noi musicisti intenti a migliorare un passaggio, una situazione e a cercare nuovi spunti e nuove idee e soluzioni. Tra l’altro questo “Settottavi” è differente da come poi verrà registrato nella versione presente su “Celeste II”. E poi ultimo ma non ultimo un siparietto ai più sconosciuto. Bisogna sapere che nel 1974 ci fu richiesto di presentare una canzone, sì una canzone vera e propria, per il Festival della Canzone di Sanremo di quell’anno. Gli interpreti avrebbero dovuto essere i New Trolls. Vado a spiegarmi meglio di come si era arrivati a questa inusuale opportunità. Infatti nei giorni nei quali lavoravamo negli studi di Vittorio De Scalzi, un giorno Leonardo Lagorio stava suonando al pianoforte una sua composizione che nulla aveva a che fare con il repertorio di CELESTE. Passava di lì per caso in quel momento proprio Vittorio De Scalzi che chiese di che cosa si trattasse. Gli fu risposto che era un semplice frammento di un’idea però abbastanza ben strutturata in quanto vi era già un canto e un ritornello molto accattivante. Ma era solo una canzone. Non fu dato un gran peso alla cosa poiché eravamo concentrati su “Principe di un Giorno” per cui considerammo l’episodio concluso. Ma dopo poco tempo Vittorio De Scalzi tornò, per così dire, alla carica chiedendoci se avevamo sviluppato quell’idea. Al che capimmo che vi era un reale interesse. Così decidemmo di dare fondo alla nostra creatività ed io iniziai a pensare ad un testo adatto all’atmosfera che la musica suggeriva. Infatti di lì a poco ci fu detto che una volta ultimata quella canzone, che intanto, riprendendo un verso del testo che avevo scritto, era diventata “Guardare in Fondo a Noi”, vi sarebbe stata una reale possibilità di presentarla alla giuria esaminatrice del prossimo Festival di Sanremo. E ciò avvenne. Furono fatti vari provini e alla commissione fu presentata una versione strumentale. Infatti, se ben ricordo, dovevano essere solo provini senza le voci per meglio valutarne le melodie. Alla prima sessione di ascolti “Guardare in Fondo a Noi” risultava essere la preferita dai giudici. Quindi la numero uno. Ci sentivamo davvero felici anche se solo come in veste di autori. CELESTE in quel frangente era comunque presente e lì una parte di noi viveva un’esperienza nuova e stimolante. Non andò bene in seguito, poiché, non voglio entrare nei dettagli, andò diversamente nei giorni successivi. Per motivi più o meno inspiegabili la nostra “Guardare in Fondo a Noi” dal primo posto nelle preferenze dei giudici scivolò al 32° posto, secondo fra i brani ritenuti di riserva. Per cui nel caso che almeno due fra quelli che ci precedevano avessero rinunciato, la nostra canzone avrebbe potuto rientrare in gara. Ma ciò non avvenne. E così la nostra prima esperienza con il Festival della Canzone Italiana di Sanremo fu anche l’ultima. E tutto si fermò lì. Questo è il quadro generale del progetto che si pone fra “Il Risveglio del Principe” e l’imminente, per così dire inizio 2021), prossimo CELESTE 3 per ora ancora senza titolo ma già molto avanti nella scrittura già quasi completamente ultimata. Però vorrei prendermi tutti i mesi che ci separano dalla fine di questo 2020 per cesellare ogni dettaglio poiché vorrei offrire a te e tutti gli amici e sostenitori, un degno seguito alla storia di CELESTE.”
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The main reason for the publication of the album that comes out today is due to the discovery in recent times of conspicuous archival material which in our opinion is worthy of being known by all those who appreciate not only CELESTE but in general the Italian Progressive Rock of the years 70. Alternative versions of pieces already published, others never previously published, studio tests that testify to the genesis and development of a specific theme; in short, material not only for fans and inveterate collectors of CELESTE. Songs that testify the various stages of the band’s history, from a decidedly symphonic initial approach to the attempt, common to many Italian groups of the time, to approach a jazz / rock with Mediterranean origin through experiments of soundtracks and soundtracks without distracting the attention from a certain cultured vanguard that was already well present in IL SISTEMA, Anno Domini 1968.
Ciro Perrino writes:
“This new project is intended for all those who have not had the opportunity to get hold of the quadruple box set” CELESTE 1969/1977 The Complete Recordings “, which contained the recordings of the first compositions of CELESTE” Principe di un Giorno”. I refer to the songs sung in English by Nikki Berenice Burton, who was supposed to be the lead vocalist of the original lineup. It went differently. The singer then became me. But that’s another story. The songs are: Far White Halo, Prince Of One Day, Ancient Fables, the Merchant, the Eftus plus the instrumental Fireflies in the Night. In this edition, however, there are authentic novelties, goodies never presented before. For example there is “Sinai”, a composition that was originally supposed to become part of the CELESTE repertoire and which appeared only in a special edition of “Principe di un Giorno” reissued in Japan in 2010 in the Italian Rock series Series. Then I thought of those who could not buy the version of “Il Risveglio del Principe” printed in 2019 only in Japan and containing the bonus track “Jade Sea”. You will find this here. And then again. Those who bought only on vinyl always ” Il Risveglio del Principe” did not have the bonus track of the Italian version. Here there is therefore ” Porpora e Giacinto “. And it’s not over. I thought of offering another creative side of CELESTE. In fact, in the midst of the preparation of “Prince of a Day” we were asked to write descriptive compositions to comment on the images of documentary filmmakers. In the archive I kept these colors of CELESTE, and here are some examples. Compositions that seem distant from the Spirit of CELESTE but that in reality are nothing but another face of the band’s creative nuances. And again. “Nora”. A song that I wrote to insert it first in “Prince of a Day” and then in what should have been the second official album of the band. But unfortunately he remained there. Unexpressed. The way I thought about inserting it and proposing it is rather unusual. In fact, you can listen to it in a version played during a rehearsal session. And then it’s still not over. There is also a rather long track drawn from another rehearsal session where you can feel CELESTE at work. The passage in question is “Settottavi”, which those who know CELESTE II will have already heard complete, however, as a not entirely definitive passage. I remember here that “Il Risveglio del Principe” is to be considered the true and only second album of the Prince’s saga. We will hear the voices of us musicians intent on improving a passage, a situation and looking for new ideas and new ideas and solutions. Among other things, this “Settottavi” is different from how it will be recorded in the version on “Celeste II”. And then last but not least a curtain to the most unknown We must know that in 1974 we were asked to present a song, yes a real song, for the Sanremo Song Festival of that year. The interpreters were supposed to be the New Trolls. I am going to explain better how this unusual opportunity had come about. In fact, in the days when we worked in Vittorio De Scalzi’s studios, one day Leonardo Lagorio was playing his own composition on the piano that had nothing to do with CELESTE’s repertoire. It was by chance that Vittorio De Scalzi passed by at that moment who asked what it was. He was told that it was a simple fragment of an idea, however well-structured enough as there was already a very captivating song and refrain. But it was just a song. Not much was given to the thing since we were focused on “Principe di un Giorno” for which we considered the episode ended. But after a short time Vittorio De Scalzi returned, so to speak, to the office asking us if we had developed that idea. At which we understood that there was real interest. So we decided to fund our creativity and I began to think of a text suitable for the atmosphere that the music suggested. In fact, shortly thereafter we were told that once that song was completed, which in the meantime, taking up a verse of the text I had written, had become “Looking at the bottom of us”, there would be a real chance to present it to the examining jury of the next Sanremo festival. And this happened. Various specimens were made and an instrumental version was presented to the commission. In fact, if I remember correctly, they had to be only auditions without voices to better evaluate their melodies. At the first listening session, “Looking at the bottom of us” was the judge’s favorite. So number one. We felt really happy even if only as an author. HEAVENLY was present at that juncture and a part of us lived a new and stimulating experience there. It didn’t go well afterwards, since, I don’t want to go into detail, it went differently in the following days. For more or less inexplicable reasons our “Looking at the bottom of us” from the first place in the preferences of the judges slipped to 32nd place, second among the pieces considered to be in reserve. So in the event that at least two of those who preceded us had given up, our song could have re-entered the race. But this did not happen. And so our first experience with the Sanremo Italian Song Festival was also the last. And it all stopped there. This is the general framework of the next project that arises between “Il Risveglio del Principe” and the imminent, as it were (early 2021), next CELESTE 3 for now still untitled but already far ahead in writing already almost completely completed. But I would like to take all the months that separate us from the end of this 2020 to chisel every detail since I would like to offer you and all your friends and supporters a worthy follow-up to the history of CELESTE.”
The Track list:
Prince Of One Day
Ancient Fables
Far White Halo
Eftus
The Merchant
Fireflies In The Grass
Ellisse
Autostrada
Odissea
Sequestro
Una Notte A San Martino
Sinai
Guardare In Fondo A Noi
Nora
Supocto
TEB
Settottavi
All’Ombra Di Un Fungo
Un Mazzo Di Ortiche
Mare Di Giada