A distanza di quattro anni dal precedente album, “Appunti di viaggio” (2019), è uscito il nuovo album degli Sfaratthons, dal titolo “Odi et amo”.
Composto tra il 2020 e il 2022, il terzo disco della band proveniente da Borrello, in provincia di Chieti, presenta sette nuovi brani, di cui cinque minisuite con durata superiore agli 8 minuti, nel solco della tradizione del rock progressive.
Traendo spunto dai celebri versi ormai millenari di Catullo, le musiche degli Sfaratthons e i testi del poeta Donato Di Luca mettono in scena la gioia e il dolore, il bello e il brutto, l’odio e l’amore, la ragione e il sentimento. Anche in questo disco le sonorità sono impreziosite dal mirabile flauto di Geoff Warren. Il disco inizia con una suite musicale intitolata Odi et amo, in cui si alternano celestiali atmosfere generate da un pianoforte o da un Mellotron a fraseggi taglienti di Moog e iperbolici virtuosismi di flauto.
Nel brano La donna amata una lunga introduzione musicale, potente, avvolgente, vorticosa, preannuncia l’attesa di rivedere al più presto la propria donna come quando, durante l’estate, si attende un temporale rigenerante. La vita dura, straziante, mistica e peccaminosa di una donna di paese viene affrontata nel brano in dialetto Maddalena.
Nel disco trova spazio anche un tributo alla poetessa più grande di tutte, Saffo, in un brano dove compare, come ospite, il sassofonista teramano Sabatino Matteucci. Nel brano Zarina, composto dal flautista Geoff Warren (con testo di Pietro Lugli) si racconta di una storia d’amore, di fine Ottocento, di una quattordicenne andata in sposa troppo presto ad uno zar, legata da un forte sentimento d’amore e riconoscenza verso l’Italia e, in particolare, verso la cittadina ligure di Sanremo, luogo che, nel settembre 2020, fu fonte di ispirazione proprio per il flautista inglese, che in quei giorni si esibiva con gli Sfaratthons sul prestigioso palco dell’Ariston.
Odi et amo è, infine, un disco concepito in gran parte nel periodo della pandemia e in esso trova spazio il brano Ti dono una canzone, registrato a distanza e uscito come singolo a maggio 2020, con il quale la band rende omaggio a tutto il personale sanitario e para-sanitario, i veri eroi del periodo pandemico.
Odi et amo – closing session chiude il disco richiamando il tema principale della title track: è suonato dal flauto, che lo rivisita e lo alterna a continue improvvisazioni, il tutto accompagnato da voci e suoni che sembrano provenire da un tempo e da uno spazio indefiniti.
Fedeli compagni di viaggio di Luca Di Nunzio (tastiere, chitarre e voci), Cecilio Luciano (batteria), Mario Di Nunzio (basso), Giovanni Casciato (chitarre) e Giovanni Di Nunzio (voce e chitarra) sono l’artista Luca Luciano, che ha realizzato lo splendido dipinto di copertina, e Massimo Di Muzio che da anni cura il sound della band nei live e che è stato l’artefice delle sonorità e dei missaggi finali del nuovo disco.