I Submarine Silence, fondati alla fine degli anni 90 da Cristiano Roversi e David Cremoni come side project dei loro MoonGarden, tornano, a distanza di cinque anni dal loro precedente e acclamato “Did Swans ever see God?”, con il loro quinto lavoro “Atonement Of a Former Sailor Turned Painter” che vede la formazione proporre un concept album dove le più classiche sonorità degli anni 70 convivono in perfetto equilibrio con quelle del nuovo e migliore rock progressivo sinfonico di questi ultimi decenni.
Particolarità dell’album è l’utilizzo, oltre che principalmente dell’inglese, anche di altre lingue come il francese, il portoghese, il creolo e l’olandese, volte ad enfatizzare la storia narrata di un marinaio errante che trova l’espiazione del suo passato burrascoso nell’arte della pittura. Storia che trova poi un pieno riscontro evocativo nelle immagini dell’artwork dell’artista Ed Unitsky che completano così uno splendido lavoro.
Il nuovo album si avvale ora di una nuova e definitiva formazione che vede una nuova sezione ritmica con Marco Croci (ex-Maxophone) e Maurizio Di Tollo (Ex-Maschera di Cera) e la conferma dei due vocalists, Guillermo Gonzales e Manuela Milanese, a consolidare il line-up dell’ensemble guidato da Cristiano Roversi e David Cremoni
Quale cameo a valorizzare ancor di più questo nuovo lavoro dei Submarine Silence, la presenza di Roine Stolt (The Flower Kings) nel brano di apertura “Majestic Whales”, per la prima volta ospite in un album di rock progressivo italiano
Track list
1. Majestic Whales (feat. Roine Stolt) (6:38)
2. Les Mots Que Tu Ne Dis Pas (6:13)
3. Limbo of the Rootless (8:06)
4. Atonement of a Former Sailor Turned Painter (21:05)
I) Guadeloupe
II) Port of Spain
III) Shango Orishas
IV) The Floating Painter’s Palette
V) Chanson à la lune
VI) Port-au-Prince
VII) Niet vergeten!
VIII) Self-Portrait for Two
5. Zena (CD extra track) (3:13)
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