The mastermind behind the sublime Italian cosmic rock group Pierrot Lunaire, Arturo Stalteri’s work both within Pierrot Lunaire and here on his solo debut occupies a perch in that rarified strata of Italian kosmiche godhead that also includes Franco Battiato, Franco Leprino, St. Tropez, Luciano Cilio and a mere handful of others. Absent the contributions that Gaio Chiocchio or vocalist Jacqueline Darby brought to bear in Pierrot Lunaire, keyboardist Stalteri’s penchant for the systemic is much more consistent and overt here, liquifying Glass-Ian percolations into acid hazed panoramas that serve as beds for gently insistent piano cycles, interventions of sustain acid guitar burn and occasional bursts of rock drums and acoustic guitar.
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La mente dietro al sublime gruppo italiano di rock cosmico Pierrot Lunaire. Il lavoro di Arturo Stalteri è sia all’interno dei Pierrot Lunaire che qui, al suo debutto da solista. I riferimenti ad altre divinità kosmiche italiane ci sono tutti: Franco Battiato, Franco Leprino, St. Tropez, Luciano Cilio e una manciata di altri. Assenti i contributi di Gaio Chiocchio o della cantante Jacqueline Darby, si possono meglio apprezzare le propensioni tastieristiche di Stalteri fra viaggi di acida psichedelia e dolci passaggi di pianoforte e di chitarre acustiche.