Chiunque abbia avuto a che fare con il prog italiano di nuova generazione non può non conoscere Stefano Agnini, in particolare per la sua militanza ne La Coscienza di Zeno e la sua partecipazione al progetto La Curva di Lesmo insieme al compagno di scuderia Fabio Zuffanti. Oggi, per la prima volta, il compositore genovese affronta la sfida del disco solista, in totale e incondizionata libertà artistica.
Ad accompagnarlo troviamo una serie di ospiti illustri: Stefano Lupo Galifi (Museo Rosenbach), Martin Grice (Delirium, Z-Band), Matteo Nahum (Höstsonaten), Boris Savoldelli, Luca Scherani e Melissa Del Lucchese (La Coscienza di Zeno)
Daniele Sollo, Andrea Orlando,
Marco Callegari e lo stesso Fabio Zuffanti.
Il risultato è ‘un’opera prop’, dove il termine ‘prop’ è semplicemente una curiosa contrazione dell’espressione ‘prog- pop’, definizione che calza a pennello per “Il Cerchio Medianico”, in quanto l’apparente immediatezza delle sue composizioni (pop) cela un’accurata ricerca negli arrangiamenti e un’abilità compositiva fuori dal comune (prog). Se essere progressivi significa saper spaziare sapientemente tra generi musicali diversi, questo è probabilmente uno degli album più prog in cui potreste imbattervi negli ultimi tempi: “Il Cerchio Medianico” contiene infatti tracce di sound canterburiano, jazz-rock, funk, cantautorato italiano, spoken word, musica popolare, classico rock progressivo italiano, persino momenti di chiara ispirazione ‘zappiana’ (“Arrivo dello spirito guida”, “Canzone delle cose vietate”).
Un album particolare, eclettico e per certi versi anarchico, pubblicato in versione CD papersleeve ed eccezionalmente in un’edizione limitata in musicassetta!
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Anyone who has ever had to do with the new generation of Italian prog must have at least heard of Stefano Agnini, in particular for his militancy in La Coscienza di Zeno and his participation to La Curva di Lesmo project, along with his well-known mate Fabio Zuffanti. Today, for the first time, the Genoese composer faces the challenge of a solo record, under a total and unconditional artistic freedom.
Agnini is here accompanied by a number of excellent guest musicians: Stefano Lupo Galifi (Museo Rosenbach), Martin Grice (Delirium, Z-Band), Matteo Nahum (Höstsonaten), Boris Savoldelli, Luca Scherani and Melissa Del Lucchese (La Coscienza di Zeno), Daniele Sollo, Andrea Orlando, Marco Callegari and Fabio Zuffanti himself.
The result is ‘a prop opera’, where the word ‘prop’ is simply a curious expression contraction ‘prog-pop’, a quite fitting definition for “Il Cerchio Medianico”, since the apparent immediacy of its compositions (pop) conceals a careful research on arrangements and exceptional compositional skills (prog). If being progressive means knowing how to skillfully wander among different musical genres, this is probably one of the most prog albums you may encounter in recent times: “Il Cerchio Medianico” contains in fact traces of Canterbury sound, jazz-rock, funk, Italian songwriting, spoken word, popular music, classic Italian progressive rock, even moments clearly inspired by Frank Zappa (“Arrivo dello spirito guida”, “Canzone delle cose vietate”).
A particular, eclectic and somewhat anarchic record, released on papersleeve CD and exceptionally in a limited cassette edition!
Tracklist:
Side A:
1.Introduzione
2.Un attimo di vita
3.Canzone della bambina senza testa
4.Canzone delle colpe
5.Arrivo dello spirito guida
6.Canzone delle cose vietate
Side B:
7.Canzone della realtà disidratata
8.Canzone del cantautore
9.Canzone della fanciulla di paglia
10.Morte e distruzione
11.Canzone delle poche cose
12.Enoizudortni