Si è soliti affermare che il terzo album di una band costituisce un capitolo fondamentale all’interno del proprio percorso artistico e, nel caso del Paradiso degli Orchi, “Samir” non fa eccezione. Un disco maturo che, nelle parole degli stessi musicisti, “nasce a Montreal, in Canada, dopo una nottata indimenticabile passata dalla band in uno strano pub della periferia circondati da persone in preda agli acidi, papponi in doppio petto, spacciatori, ubriaconi alle slot-machine, tavoli che vengono ribaltati e la sensazione che la serata finirà male. Ad un certo punto ecco spuntare il loquace Samir, un signore libanese che lavora come corriere espresso: tra discorsi seri di vita vissuta e divagazioni al limite dell’assurdo su droni, rivoluzioni, musica napoletana e sigarette speciali, la notte finisce con la promessa di tributare al nuovo amico il titolo del terzo disco del PdO”.
“Samir” è un disco diretto, poderoso e intrigante, storto e imprevedibile, appassionato e moderno, in cui il PdO rimescola e reinventa ancora una volta la sua PROP(K) MUSIC con un viaggio tra prog, rock, pop, psichedelia, citazioni mediterranee e atmosfere orientali, che fanno da colonna sonora ai pensieri del protagonista.
“Samir” è anche frutto di un lavoro collettivo, a cui hanno partecipato tutti i sei musicisti del gruppo, creando qualcosa di fortemente proprio e personale per dare concretezza all’idea di progressive rock di matrice PdO. Cinque brani per quaranta minuti di musica in cui la band concentra la propria fantasia e vira verso sonorità più potenti rispetto ai dischi precedenti: momenti epici e sinfonici lasciano spazio a soluzioni più irriverenti e arrangiamenti graffianti, realizzati con un’attitudine anarchica e punk che ricorda spesso il migliore Frank Zappa. Ascoltare per credere!
Edizione in CD papersleeve con miniposter 24x36cm contenente i testi originali in italiano con traduzione in lingua inglese e giapponese.
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They use to say that a band’s third record constitutes a fundamental chapter within their artistic path and, in this specific case, “Samir” is no exception. It’s a mature work that, in the words of the musicians themselves, “was conceived in Montreal, Canada, after an unforgettable night spent by the band in a strange suburbs pub, surrounded by people in the grip of acids, double-breasted pimps, drug dealers, drunks playing slot machines, tables turned upside down and the feeling that the evening could end in a really bad way. Then suddenly here’s Samir, a talkative Lebanese gentleman who works as an express courier: among real life serious speeches and absurd digressions on drones, revolutions, Neapolitan music and special cigarettes, the night ends with the promise to pay tribute to our new friend with the title of PdO’s third album”.
“Samir” is a direct, powerful and intriguing album, twisted and unpredictable, passionate and modern, where Il Paradiso degli Orchi mix and reinvent once again their PROP(K) MUSIC with a trip through prog, rock, pop, psychedelia, Mediterranean hints and oriental scents, all being the soundtrack to the protagonist’s thoughts.
“Samir” is also the result of a collective work, in which all six musicians of the group took part, creating something strongly personal to give substance to PdO’s progressive rock model. Five tracks for about forty minutes of music where the band concentrate their imagination and move, compared to the previous records, towards more powerful sounds: epic and symphonic moments alternate with irreverent ideas and scratcy arrangements, made with an anarchic and punk attitude that often recalls the best Frank Zappa. Check it out yourselves!
CD papersleeve edition with 24x36cm miniposter containing the original Italian lyrics with translation in English and Japanese language.
Tracklist:
1.Introinduzione
2.Slowgun
3.Samir
4.Mente
5.Ali di gabbiano