Dopo i notevolissimi riscontri ottenuti col primo album “Junk” (disco italiano dell’anno Progawards 2008), i pisani TOM MOTO tornano finalmente sul fronte discografico con “Allob Allen”.
Un gioco di rimandi: allo specchio significa “nella bolla”, con la citazione del folletto Allen di Canterburyana estrazione. Ma è soprattutto un crocevia esplosivo, che sa coniugare jazz-punk-funk-prog in una miscela allucinogena quanto potente e destrutturante.
Un sound stavolta dai tratti più psichedelici, sempre caratterizzato dal trio basso-batteria-tromba (+synth), ma sempre capace di deliranti assalti ritmici e di camaleontiche disgressioni atmosferiche. In tal senso anche l’apporto dei vocalizzi quasi liturgici del duo “Belle di mai” apportano una dimensione mantrica finora inedità nel sound dei Tom Moto.
“Allob Allen” è anche l’insieme, coeso quanto imprevedibile, di sei lunghi brani (dai 7 agli 11 minuti col picco dei 16 di “Ampullaria”), dove la tecnica strumentale, l’eccellente interplay, la forza espressiva, fanno dei Tom Moto uno dei gruppi più originali della scena avant-prog italiana.
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The avant-prog band Tom Moto is back. After the success of the previous “Junk” Tom Mote release another brave album: jazz-punk-funk-prog all melted together in a powerful and de-structive jam.
The usual trio bass-drums-trumpet (+synth) gains here more psychedelic influences.
Six long tracks from 7 to 16 minutes for a real interesting new album from one of the most avant-prog band in Italy.