La genesi de la “Ca.pez.zà.gna” è interessante: al suo centro una composizione del gruppo AIRPORTMAN all’indomani del loro incontro con il film “Violeta se fue a los cielos” di Andres Wood, uscito in Italia nel 2013. La Capezzagna è il tratto estremo di terreno coltivato, che permette il passaggio dei macchinari e del contadino, un limite necessario per invertire la marcia, ripartire, attraversare. E’ un sostantivo femminile.
Airportman, da quasi due decenni fra i massimi epigoni della musica sperimentale e rock strumentale in Italia, un mondo marino di Suono incontra nuovamente Stefano Giaccone, musicista, teatrante (già fondatore dei Franti con Lalli), qui ancora in qualità di sherpa. Accompagna fin sotto la parete, suggerisce una via, accudisce uomini e muli nella traversata, attende impaziente il loro ritorno, per ricordare attorno al fuoco il Futuro Antico che condividono.
“Album ispirato da due grandi artiste, quali Lalli e Violeta Parra, che Stefano Giaccone e gli Airportman, di nuovo insieme, omaggiano con questo straordinario lavoro ricco di umanità, respiro, ritorno dalla terra come punto di forza primigenia e potentissima.
Capezzagna, femminile, come il tratto esterno del terreno coltivato dove passare di nuovo, tornare indietro, riattraversare, fermarsi, e come l’indole di questa manciata di brani vibranti, intensi, colmi di umana grazia. Un incontro tra artisti di raro talento che regala un disco di poetica bellezza. IMPERDIBILE” (Silvia Zacchini – Rockerilla)
Airportman, for almost two decades among the greatest epigones of experimental music and instrumental rock in Italy, a marine world of Sound meets again Stefano Giaccone, musician, theater (founder with Lalli of the historical band Franti), here again as sherpa.
“…intense songs filled with human grace. A meeting between artists of rare talent that gives a record of poetic beauty. UNMISSABLE” (Rockerilla)