November 11, 2011, a double album, purple and black, a project increasingly complex and alienating supported from Lizard: after the success of ‘SUM’ the mysterious avant-garde duo from Trento returns with an ambitious work: Fake.
11.11.11. A double album with 11 tracks per CD, a purple one and black one, one hour and a half of disturbing music, haunting, impervious. After two years of studio work – spaced out with numerous extra-musical projects various field such as cinema – the OUTOPSYA release a brave and hard and complex CD, that founds worthy place in the team Lizard Records.
The Fake project was born as a soundtrack to the silent film “The Phantom of the Opera” by Rupert Julian (1925). Fake is a work that, unlike SUM, plays more on the atmosphere, on expressive and evocative electronic. Designed just like a long 90 minute suite, the new visionary work frees itself from the “Post-fusion” results of its predecessor to explore an original neo-avant-rock and psychedelic without forgetting the lessons of Frank Zappa, Mr. Bungle and King Crimson.
11 novembre 2011, un doppio album viola e nero, un progetto sempre più complesso ed estraniante supportato da Lizard: dopo il successo di ‘SUM’ torna il misterioso duo d’avanguardia trentino con un lavoro ambizioso.
Fake: il nuovo album degli OUTOPSYA
11.11.11. Un doppio album con 11 brani per cd, un disco viola e uno nero, un’ora e mezza di musica disturbante, ossessiva, impervia. E’ il segreto di Fake, il nuovo album degli OUTOPSYA (OUT Of PSYchical Activity), il duo trentino che torna a due anni dall’apprezzato debutto di SUM, pubblicato da Videoradio nel 2009. Dopo due anni di lavoro in studio – intervallati da numerosi progetti in campo extramusicale come il cinema – gli OUTOPSYA confezionano un disco coraggioso e complesso, che ha trovato degna collocazione nella scuderia Lizard Records, etichetta di prestigio nel panorama progressive internazionale guidata da Loris Furlan.
Anche in Fake i componenti del duo Luca Vianini (chitarre, voci, synths e batteria) e Evan Mazzucchi (basso e violoncello) confermano un approccio meditato, rigoroso e denso di idee e collegamenti colti, a partire da una “numerologia inconsapevole”: “Fake è nato come un