A story that starts from far far away, from the sands of Alexandria, Egypt. The story of Demetrio Stratos, greek on Italian soil. One of the greatest voices of our country, gone too soon, thirty years ago. From early in the pubs of Milan through the experience in Rebels of Adriano Celentano, along the hot area of the seventies to search for the depths of a voice that led him to perform alongside John Cage between Europe and the United States. The testimonies of artists, singers, musicians or just friends helping to build a “biography in music,” which depicts the man and the artist, the investigator and political activist, singer of “pugni chiusi” as of July, August, September (black), the scholar of the most recondite vocal potential. Demetrio Stratos, the voice and music, an example of a life dedicated to the art of the notes, until the sad epilogue: the death in New York, June 13, 1979, after a rapid illness. A few hours later, the evening of June 14, many artists staged a big concert at Arena of Milan with all the greatest Italian artists to raise funds that supported the expensive treatment of Stratos; it will become a farewell in music supported by the voices of the 60 thousand young people who came from all over Italy. Among them a young Gabriele Salvatores bound to Demetrio by deep friendship and a series of strange coincidences, the director signs the preface to the book opening.
Una storia che parte da lontano, dalle sabbie di Alessandria d’Egitto. La storia di Demetrio Stratos, greco in terra italiana. Una delle più grandi voci del nostro Paese, scomparsa troppo presto, trent’anni fa. Dagli inizi nei locali di Milano passando per l’esperienza nei Ribelli di Adriano Celentano, lungo i caldi anni Settanta alla guida degli Area, fin nei meandri di una ricerca vocale che lo portò a esibirsi a fianco di John Cage tra Europa e Stati Uniti. Le testimonianze di artisti, cantanti, musicisti o semplici amici contribuiscono a costruire una “biografia in musica” che dipinge l’uomo e l’artista, lo sperimentatore e l’attivista politico, il cantante di Pugni chiusi come di Luglio, agosto, settembre (nero) , lo studioso delle più recondite potenzialità vocali. Demetrio Stratos, ovvero la voce-musica, esempio di un’esistenza dedicata all’arte delle note, fino all’epilogo più doloroso : la morte a New York, il 13 giugno 1979, dopo una fulminea malattia. A poche ore di distanza, la sera del 14 giugno, ecco andare in scena il grande concerto all’Arena di Milano con tutti i più grandi artisti italiani : organizzato per raccogliere fondi che sostenessero le costose cure mediche di Stratos, si trasformerà in un addio in musica sorretto dalle voci dei 60 mila giovani accorsi da tutta Italia. Tra loro anche un giovane Gabriele Salvatores: legato a Demetrio da profonda amicizia e da una serie di strane coincidenze, il regista firma la prefazione in apertura al libro.