IN SETE ALTERE è l’ omaggio di Arturo Stàlteri alla musica di Franco Battiato: un itinerario che parte dai primi esperimenti sonori dell’artista siciliano, fino alle più recenti produzioni.
Lo stesso Battiato ha seguito e completamente approvato il lavoro.
Il novanta per cento dei suoni che si ascoltano nel disco è generato dai pianoforti Fazioli F228 e Yamaha C7, a volte opportunamente “trattati”.
Accanto a rielaborazioni di brani come “Propiedad Prohibida” (CLIC), “L’Oceano di Silenzio” (FISIOGNOMICA), “Caliti Junku” (APRITI SESAMO) e altri, troviamo due composizioni firmate dal binomio Battiato-Stàlteri: “Meccanica Due” e “The Instrumental Centro di Gravità Permanente”, apparse in precedenza rispettivamente su FETUS e LA VOCE DEL PADRONE. Battiato ha ritenuto infatti che nella sua lettura il pianista romano abbia quasi “ricomposto” alcuni momenti dei pezzi d’origine.
II disco contiene inoltre una toccante interpretazione de “L’Egitto Prima delle Sabbie”: si tratta di una nuova versione (in prima registrazione) del brano che fu Premio Stockhausen nel 1978.
Con IN SETE ALTERE Stàlteri firma un pregevole lavoro, collocando la musica del compositore di Milo in un ambito che travalica ogni confine, e illuminandola di una luce del tutto nuova. Pochi potranno rimanere indifferenti alle sonorità etnico-minimali de “Il vuoto”, o all’incedere metafisico de “La porta dello spavento Supremo”, per citare soltanto due momenti del disco.
Stàlteri collabora con Franco Battiato dal 2004, anno in cui l’artista siciliano lo ha voluto nel suo primo programma televisivo, “Bitte, keine Réclame”.
Lo stesso Battiato gli ha offerto poi un ruolo nel film MUSIKANTEN, presentato alla 62.ma Mostra del Cinema di Venezia, e lo ha recentemente coinvolto nel suo documentario ATTRAVERSANDO IL BARDO.
Arturo Stàlteri, romano, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila. Ha studiato a Roma con Vera Gobbi Belcredi, a Parigi con Aldo Ciccolini e ha frequentato, come allievo effettivo, i corsi di perfezionamento di Vincenzo Vitale e Konstantin Bogino.
Stàlteri ha cominciato a farsi conoscere con i Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressive degli anni settanta, un gruppo che seppe mediare tra rock e classicismo e con il quale ha registrato due album.
Tra le altre collaborazioni artistiche : Rino Gaetano, David Sylvian, Carlo Verdone e Sonja Kristina.
Svolge una vivace attività concertistica rivolgendo la sua attenzione anche ad autori dell’area extra-colta. Nelle sue performances per solo piano si ascoltano, oltre alle sue composizioni, brani di Debussy, Schubert, Bach, Beethoven, Chopin, Liszt… e Sakamoto, Genesis, Sigur Ros, Glass, Mertens…
Dal 1988 collabora con la Rai, per la quale ha condotto numerosi programmi musicali. Attualmente è la voce di “Primo Movimento” e “Il Concerto del Mattino”, per Radio 3.
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IN SETE ALTERE is the homage of Arturo Stàlteri to the music of Franco Battiato: an itinerary that starts from the early sound experiments of the Sicilian artist, to more recent productions.
Battiato himself has followed and fully approved the work.
Ninety percent of the sounds that you hear on the disc is generated by Fazioli F228, and Yamaha C7 pianos, sometimes suitably “treated”.
In addition to reworkings songs such as “Propiedad Prohibida” (from CLIC), “The Ocean of Silence” (from FISIOGNOMICA), “Caliti Junku” (from APRITI SESAMO) and others, there are two compositions signed by the binomial Battiato-Stàlteri: “Meccanica Due” and “The Instrumental Centro di Gravità Permanente” which appeared earlier respectively on FETUS and LA VOCE DEL PADRONE.
Battiato believed that in this reading the pianist has almost “recomposed” a few moments of the original parts.
The disc also contains a touching interpretation of “L’Egitto prima delle Sabbie”: it is a new version (first recording) of the song that was Stockhausen Prize in 1978.
With IN SETE ALTERE Stàlteri is signing a remarkable job, placing the music of the composer of Milo in an area that knows no bounds, and illuminating it in a whole new light. Few can remain indifferent to the sounds ethnic-minimal of “Il vuoto”, or the metaphysical proceed of “La Porta dello Spavento Supremo”, to cite only two moments of the album.
Stàlteri collaborated with Franco Battiato since 2004, the year in which the Sicilian artist wanted him in his first television program, “Bitte, keine Réclame.”
The same Battiato then offered him a role in the film MUSIKANTEN, presented at 62nd edition of the Venice Film Festival, and has recently involved him in his documentary ATTRAVERSANDO IL BARDO.
Arturo Stàlteri, from Rome, graduated in piano at the Conservatory of L’Aquila Alfredo Casella. He studied in Rome with Vera Gobbi Belcredi, in Paris with Aldo Ciccolini and attended, as regular student, the courses of Vincenzo Vitale and Konstantin Bogino.
Stàlteri began to be known with Pierrot Lunaire, one of the historic names of the progressive rock of the ‘70, a group that was able to mediate between rock classicism and with whom he recorded two albums.
Among other artistic collaborations : Rino Gaetano, David Sylvian, Carlo Verdone and Sonja Kristina.
In concerts he turns his attention also to not-classical authors. In his performances for piano solo you can hear, in addition to his compositions, pieces by Debussy, Schubert, Bach, Beethoven, Chopin, Liszt … and Sakamoto, Genesis, Sigur Ros, Glass, Mertens …
Since 1988 he collaborated with RAI (National Italian Radio), for which he has been involved in numerous music programs. He is currently the voice of “Primo Movimento” and “Il Concerto del Mattino”, for Radio 3.
He is often in jury in national and international competitions.