“Affreschi e Meditazione” apre un nuovo capitolo nella lunga saga dei Runaway Totem, “Primo Frammento” di “Spiragli dell’Infinito”, soprattutto un viaggio nel viaggio. Ovvero un viaggio in mondi fisici e spirituali, fra luoghi realmente esistenti sulla terra e gli affreschi e dipinti che li rappresentano.
La musica, stavolta meno oscura ed esoterica ma ugualmente carica di fascino e mistero, si avvolge fra le spire dei “raga indiani”, traendo da essi ispirazione e profonda spiritualità.
Sei brani, spesso intorno ai dieci minuti, dall’incedere ipnotico e ritualistico in cui le sonorità mutanti della liuteria elettronica di Cahall de Betel tessono cangianti e visionari arabeschi, intrecciati al preciso e lirico basso fretless di Giuseppe “Dauno” Buttiglione e alle percussioni di Germano “Tipheret” Morghen.
Merita una citazione speciale “TaT (L’albero cosmico)”, con il canto evocativo di Raffaello Re-Tuz Regoli, già noto per la sua stretta assonanza con le vocalità di Demetrio Stratos (dal 1996 Regoli è ideatore e organizzatore della rassegna “Omaggio a Demetrio Stratos).
Si apre un nuovo mondo da esplorare per la storica band italiana, giunta al decimo album. Un viaggio nell’anima, appena iniziato, già ricco di sonorità meravigliose ed immaginifiche.
Discografia:
1993 “Trimegisto”
1996 “Zed”
1999 “Andromeda”
2002 “Tep Zepi”
2004 “Pleroma”
2007 “Esameron”
2009 “Manu Menes”
2010 “Ai cancelli dell’ombra”
2011 “Le Roi du Monde”
2012 “Affreschi e Meditazione”