Le composizioni contenute in questo lavoro fanno uso di un ’immagine di grande valore simbolico. Il Vento. Anche in questa pubblicazione come per il precedente lavoro (“I racconti del mare”) ogni composizione è un quadro o un racconto musicale strumentale, dove le figure o le storie sono “raccontate” solo dalla melodia, dall’armonia, dal ritmo e dal suono degli strumenti musicali. Il lavoro è composto da cinque composizioni, tre “racconti” e due “quadri”, tutte eseguite con strumentazioni acustiche ed elettriche senza l’ausilio di sintetizzatori o di suoni campionati. Solo nell’ultimo brano, il sesto (Sunao Theme) bozza iniziale di Sunao’s Wind sono rimasti gli “appunti” eseguiti con suoni midi campionati.
I Brani
Zephyros Suite (20’20”)
La suite, che apre il disco, trae ispirazione dalla “nascita della primavera”, raccontata nel quinto libro dei Fasti di Ovidio, dove il poeta, desideroso di chiarirne l’origine, scrive che fu la stessa dea (Flora), prima ninfa (Clori) a raccontargli la storia della sua tramutazione a dea della primavera.
Sunao’s Wind (4’52”)
Secondo brano del disco del quale è stato realizzato anche l’omonimo video. La composizione voleva inizialmente descrivere la sensazione che prova una persona che vede avvicinarsi lo spetro di una guerra, il “sentire i venti di guerra” e cosa gli resta dentro dopo aver attraversato tragicamente l’evento. L’idea definitiva del brano ha preso forma leggendo un articolo di Roberto Olla a commento di un suo documentario sulla bomba atomica, andato in onda nel 2014 su Rai Uno. L’articolo riportava un’intervista fatta dallo stesso Olla a SunaoTsuboi, un hibakusha, un sopravvissuto al bombardamento atomico di Hiroshima, attivista e insegnante giapponese antinucleare e contro le guerre.
Sunao raccontava la sua storia partendo dalla sera prima dell’esplosione, dove su di un ponte di Hiroshima si trovava con la sua ragazza e li, più volte, da lei costretto, le cantava una canzone italiana: Santa Lucia. Poi è stato il 6 agosto e tutto il resto.
Caresses Of The Wind. (3’32”)
E’ un “quadro” dove si intende trasmettere la sensazione di una giornata soleggiata dove distesi si gode delle carezze di un vento leggero.
Jchnos’ Wind (4’41”)
Secondo quadro, dedicato al vento della nostra terra.
Alonso’s Wind (3’16”)
E’ la “storia” di Alonso Quijano, meglio noto come Don Chisciotte della Mancia. Brano dedicato al vento della follia. Quella follia che non è l’equivalente di una debolezza ma di una irrazionalità latente o palese, comune a tutti.
Sunao (Theme) (2‘34“)
Questo frammento di brano è l’idea iniziale di Sunao’s Wind. E‘ stato inserito nel disco per via di un’atmosfera diversa e particolare rispetto al lavoro finale che ci piaceva proporre.