Non c’è molto da dire su questa uscita, visto che il debutto degli Alphataurus è sicuramente uno dei dieci migliori dischi prog italiano di tutti i tempi.
“Alpahataurus” è un capolavoro, così ben costruito che sembra impossibile che sia stato realizzato da un gruppo di musicisti sconosciuti. Il cantante Bavaro ha una voce potente ed originale, il tastierista Pietro Pellegrini suona con competenza e senza invadenza, la chitarra di Guido Wasserman è curata e la sezione ritmica di Oliva
e Santandrea crea una base possente.

L’album comprende cinque lunghi brani, tra i quali spiccano “Peccato d’orgoglio” e “La mente vola”, quest’ultimo con una bella introduzione di moog e uno splendido assolo di vibrafono.

Ristampa in copertina apribile in tre parti papersleeve come l’album originale, contenente un ampio libretto con molte immagini inedite degli anni settanta.