Nonostante la provenienza estera di 4 dei cinque componenti di questo gruppo, gli Analogy meritano senz’altro un posto accanto agli altri gruppi del “pop italiano”, avendo trascorso l’intera carriera in Italia, ed avendo realizzato qui i loro dischi. Il gruppo venne formato da quattro musicisti tedeschi che vivevano nella zona di Varese (tre di loro vi erano cresciuti, Thurn-Mithoff arrivò nel 1968), insieme a due italiani, il tastierista di Arona Nicola Pankoff e il bassista Mauro Rattaggi.
Il nome iniziale del gruppo era The Joice, cambiato per un errore della casa discografica in Yoice, e con questo nome uscì il loro primo ed unico 45 giri per la piccola casa etichetta Produzioni Ventotto, distribuita dalle Messaggerie Musicali.
Nel 1972, con l’uscita di Rattaggi e il passaggio del chitarrista ritmico Schoene al basso, il gruppo cambiò nome in Analogy, ed ebbe anche la possibilità di suonare in concerti molto importanti come il Festival Pop di Caracalla a Roma (il primo concerto con il nuovo nome) e il Be-In a Napoli, pur rimanendo totalmente sconosciuto al di fuori dell’Italia, tranne che in Svizzera. Il loro album, molto raro e interessante, mostra influenze rock-blues, con la bella voce della cantante Jutta Nienhaus in forte evidenza, e aveva una caratteristica copertina con i componenti del gruppo completamente nudi.
Nel 1973 il tastierista Nicola Pankoff uscì dal gruppo, pur continuando a suonare e ad occuparsi di pittura, e venne sostituito dal flautista Rocco Abate. Gli Analogy si sciolsero definitivamente intorno al 1974, dopo più di 250 concerti in Italia ed una sessantina in Svizzera.
(Fonte: www.italianprog.com)
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