Nel buio intricato dell’universo sonoro, i Runaway Totem emergono come una delle entità più straordinarie in ambito prog in Italia. “Creators”, il loro ultimo disco, s’insinua nell’ascoltatore come un’entità celestiale e sconosciuta, con le sue tessiture di tastiere, voci profonde e cori grandiosi, evocando atmosfere eteree e romantiche. La loro strumentazione, ricca e sfaccettata, si dipana attraverso passaggi che richiamano suggestioni di leggende musicali come Magma e Amon Düül II. In questo album, che segue il predecessore “Multiversal Matter“, i Runaway Totem ci conducono attraverso una dimensione inesplorata di suoni cosmici.
“Viators” apre la tela sonora, un viaggio intergalattico intrapreso da razze aliene che, con una visione sottile, approdano sul nostro pianeta. “Advent Deus” è l’arrivo di queste forme aliene, esseri di una sostanza non terrestre, vibranti a frequenze superiori, percepiti come divinità. La sinistra “Betelgeuse” riecheggia la musica aliena portata dalla Stella di Betelgeuse, mentre “Lemuria” ci trasporta in un luogo e in un tempo smarriti dalla nostra memoria, popolazioni antiche e tecnologicamente avanzate, evocate attraverso note misteriose.
Il capitolo successivo, “The Gate of Orion”, annuncia la venuta di altri viaggiatori alieni provenienti da Orione, aprendo portali dimensionali e varcando la soglia del nostro mondo. “Remembering Betelgeuse” è il ricordo alieno della musica proveniente dalla stella di Betelgeuse, un richiamo sinistro alla presenza extraterrestre. Con “The Spiral”, la narrazione assume una piega oscura, la volontà degli alieni di manipolare geneticamente le popolazioni terrestri, cercando di plasmarle in schiavi. Tuttavia, un’altra razza aliena, propensa alla vita, si interpone, creando l’Uomo divino e distruggendo i piani degli intrusi.
Il culmine di questa epopea sonora si raggiunge con “Universal Union”, un’immersione nell’essenza primordiale, dove l’Uomo nuovo, connesso alle sue radici ancestrali, si muove attraverso dimensioni oscure, ritornando a un punto di partenza trasformato.
Il disco, magistralmente suonato dalla The Intergalactic Totem Arkestra, riunisce talenti come il grande David Jackson, ex membro dei Van Der Graaf Generator, Nik Turner degli Hawkwind, Sophya Baccini e Martin Grice. L’architetto di questo viaggio sonoro, Roberto “CAHAL” Gottardi, ha composto, diretto e arrangiato un lavoro che si eleva come una sinfonia cosmica, svelando le profondità nascoste dell’ignoto attraverso l’oscura magia della musica. “Creators” è più di un album; è un portale verso mondi inesplorati, dove il mistero e la grandezza si fondono in una sinfonia avvolgente, incantando l’ascoltatore nel profondo abisso della creatività sonora.
Da Dabaser