AIRPORTMAN presenta “David”, un progetto strumentale-sensoriale basato su improvvisazione sovrapposta di ogni soggetto. La base del progetto è quella di permettere a ogni componente di esprimere in assoluta libertà compositiva le proprie sensazioni, sia con apporto musicale, testuale e/o visivo.
La scena di base è quella che influenza l’atmosfera del lavoro, e ogni soggetto partecipante si è inserito (con musica, testo e/o immagini) con la propria storia, con i più segreti sentimenti, senza spiegazioni o particolari motivazioni.
Ne scaturisce un mondo sonoro univoco, complesso, viscerale, microcosmi, paure, ansie.
Tutto questo è David, appartiene ad ognuno di noi, ma per ognuno di noi rappresenta qualcosa di diverso.
Uno sguardo sulle macerie di questa società, una luce flebile, un sospiro, il salto nel vuoto.
Addio David.
La scena di base è quella che influenza l’atmosfera del lavoro, e ogni soggetto partecipante si è inserito (con musica, testo e/o immagini) con la propria storia, con i più segreti sentimenti, senza spiegazioni o particolari motivazioni.
Ne scaturisce un mondo sonoro univoco, complesso, viscerale, microcosmi, paure, ansie.
Tutto questo è David, appartiene ad ognuno di noi, ma per ognuno di noi rappresenta qualcosa di diverso.
Uno sguardo sulle macerie di questa società, una luce flebile, un sospiro, il salto nel vuoto.
Addio David.
“Arte sotterranea in decollo da un aeroporto al di là delle nuvole” (Enrico Ramunni)
“….molto più che post-rock”
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Airportman presents “David”, an intrumental-sensorial project based on overlapping improvisations.
The aim of this project was to allow each member to express his feelings in absolute freedom, by means of several languages such as music, theatre and visual arts.
Starting from a common point of view, they added their own piece of story and their most secret feelings, using music, text or images – often without any explanation or clear reason. This is David: a complex and visceral world of sounds, made of microcosms, fears and anxieties.
David belongs to everyone, but is something different for each of us.
David is a view in the wreckage of our society, a faint light, a breath and a jump into the void.
Goodbye David.
The aim of this project was to allow each member to express his feelings in absolute freedom, by means of several languages such as music, theatre and visual arts.
Starting from a common point of view, they added their own piece of story and their most secret feelings, using music, text or images – often without any explanation or clear reason. This is David: a complex and visceral world of sounds, made of microcosms, fears and anxieties.
David belongs to everyone, but is something different for each of us.
David is a view in the wreckage of our society, a faint light, a breath and a jump into the void.
Goodbye David.
“Underground art taking off from an airport beyond the clouds” (Enrico Ramunni)
“….much more than post-rock”