A distanza di quasi tredici anni dall’ultimo album, la Fonderia torna con “Dinamo”, quarto lavoro della band, anticipato dai singoli “Spike”, “Mojo Wire”, “Radio Burst”.
Nata come progetto di improvvisazione a metà anni ’90, la band romana è da sempre caratterizzata dalla vocazione alla ricerca e alla sperimentazione, mescolando stili, timbriche e approcci tra i più diversi, in un percorso di continua evoluzione in cui ogni album rappresenta una tappa nuova e differente dalle precedenti.
Se il tema portante del disco precedente “My Grandmother’s Space Suit” (Biz, 2010), registrato in UK nei Real World Studios, era la “nostalgia del futuro”, in “Dinamo” le suggestioni principali vengono dalla scienza, dalla meccanica come dalla biologia: uno scenario dominato dalla tecnologia in cui però caos e irrazionalità si insinuano spezzando la logica e confondendo le prospettive.
Il risultato è una musica che nasce a partire da beat imperiosi, poliritmi e strutture articolate, sonorità elettroniche e futuribili, cui però si mescolano echi vintage, come un riff di chitarra blues o un synth che “canta” una dolente melodia anni ’70, così come molte sonorità prese a prestito dagli anni ’80, ma rielaborate in una chiave del tutto originale.
Nel lungo lasso di tempo trascorso dal lavoro precedente, tutti i membri della band sono stati impegnati in progetti musicali diversi, e le molte esperienze maturate al di fuori della Fonderia hanno senz’altro arricchito e influenzato la realizzazione di questo disco.
L’album è stato registrato interamente a Studiosette a Roma, il quartier generale del gruppo, mixato da Paolo Pecorelli e masterizzato da Alessandro Cavallo. L’artwork, realizzato da Emiliano “Stand” Cataldo, trae ispirazione dall’estetica geometrica ed essenziale dominante sulle copertine degli LP negli anni ’80. Dunque, un nuovo capitolo del percorso della Fonderia, differente nei suoni e nell’approccio rispetto ai precedenti, eppure fedele allo spirito sperimentale degli esordi e sempre senza compromessi.
Papersleeve.
Tracklist
1. Spike
2. Mojo Wire
3. Alcor
4. Cookie Shop
5. Uncle Planck
6. Beat Dome
7. Basinsky
8. Mwanasayansi
9. Teja Stargate
10. Radio Burst
CD-R
Emanuele Bultrini – chitarre elettriche e acustiche
Federico Nespola – batteria
Paolo Pecorelli – basso elettrico
Stefano Vicarelli – Rhodes, Mellotron, Minimoog, Moog One, Moog Grandmother, Yamaha DX7,
Emulator, Korg MS20, Prophet 12
Tracce 1, 4, 6, 8 composte da E. Bultrini
Traccia 2 composta da P. Pecorelli
Tracce 3, 5, 7, 9, 10 composte da E. Bultrini, F. E. Nespola, P. Pecorelli, S. Vicarelli