Erano i primi anni duemila quando i Wicked Minds calcavano i palchi europei e il pubblico appaludiva la loro potente miscela di hard
e progressive rock. Dopo quindici anni il G.O.L.E.M. riprende, reinventa ed espande quel discorso lasciato a metà, con una mistica
fusione di psichedelia, hard rock, krautrock, e progressive. Con un piede saldamente nel passato dell’underground di inizio settanta
e uno ben indirizzato al futuro, la nuova formazione, capitanata dall’organista Paolo Apollo Negri, vede Emil Quattrini ai piani elettrici
e al Mellotron, Francesco Lupi alla batteria, Marco Zammati al basso e Marco Vincini alla voce. L’assenza della chitarra e la doppia
tastiera hanno permesso al gruppo di sviluppare fin dall’inizio un suono unico e personale, innovativo e al tempo stesso rispettoso
del glorioso insegnamento del passato.
Le lunghe parti strumentali, la costante attenzione alla melodia, il gusto dell’arrangiamento, la ricerca maniacale del giusto suono,
lo spessore dei testi, la potenza delle ritmiche, i quintali di strumenti vintage utilizzati sono i pilastri su cui si fonda l’idea musicale
del gruppo.
I primi spettacoli dal vivo sono stati un successo e altri seguiranno l’uscita del disco “Gravitational Objects of Light, Energy and
Mysticism”, prima incarnazione dell’acronimo G.O.L.E.M.
Riportate il calendario al 1972 e spolverate i vinili dei più oscuri gruppi dell’underground europeo. Miscelate in parti uguali il
progressive delle origini, l’hard più viscerale, la psichedelia e il krautrock. Prendete qualche quintale di vecchi organi, sintetizzatori
e piani elettrici e fondetelo in un bollente calderone di amplificatori valvolari, legni stagionati dai signori Ludwig e Rickenbacker e
polverosi marchingegni elettrici sognati da ingegneri in acido. Chiudete gli occhi, scrivete su un biglietto la parola segreta e ascoltate
il G.O.L.E.M. riportare in vita l’attitudine e la magia di quell’epoca perduta.
Tre anni di lavoro in studio per reinventare un genere, per declinare in maniera moderna la tradizione di un glorioso passato, per
fondere inestricabilmente lo stile di cinque musicisti in una line–up nuova e originale (basso, batteria, due tastiere, voce), per dare
vita a un suono immaginifico, ricco di citazioni ma unico e inconfondibile nei suoi tratti autoriali. Così nascono i sei brani che vanno
a comporre il disco d’esordio “Gravitational Objects of Light, Energy and Mysticism”
Tracklist:
01 – Devil’s Gold (Negri/Zammati)
02 – Five Obsidian Suns (Negri/Zammati)
03 – The Logan Stone (Negri)
04 – The Man From The Emerald Mine (Negri)
05 – Marble Eyes (Negri)
06 – Gravitational Objects of Light, Energy and Mysticism (Negri)
Line up:
Paolo Apollo Negri – organ & synthesizers
Marco Vincini – vocals
Emil Quattrini – electric pianos & Mellotron
Marco Zammati – bass
Francesco Lupi – drums