Il 1970 fu un anno funesto per l’Equipe 84. Il batterista del gruppo Alfio Cantarella era stato trovato in possesso di qualche grammo di hashish, ed era stato arrestato: la RAI decise quindi di escludere il gruppo dalle sue trasmissioni.
C’era però in ballo la sigla televisiva del programma Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie (la canzone omonima, scritta da Vito Pallavicini e Paolo Conte), e la Ricordi riuscì ad ottenere un accordo, per cui Cantarella non apparve più in televisione, e il gruppo cambiò il nome: così il relativo 45 giri venne inciso con Mike Shepstone dei Rokes alla batteria, e mentre nell’estate 1970 Franco Ceccarelli abbandonò il gruppo (e tentò con Ricky Gianco di formare una nuova versione dell’Equipe 84 che durò pochissimo e non incise dischi), Vandelli e Sogliani decisero di farsi aiutare in sala d’incisione, per realizzare inl nuovo LP, dal tastierista dei Dik Dik Mario Totaro, dal cantante Donatello alla chitarra e dal batterista dei Quelli (diventati in quel periodo “Krel” e non ancora Premiata Forneria Marconi) Franz Di Cioccio.
Il disco era fortemente influenzato dal genere progressive. Le prime tre canzoni erano legate l’una all’altra, c’era un brano che superava i sette minuti (fatto insolito per un gruppo come l’Equipe 84), e venivano impiegati molti strumenti etnici. Ma, un po’ per il boicottaggio operato dalla RAI, un po’ per il mutamento di genere, passò inosservato, diventando nel tempo una vera e propria rarità discografica.
Il brano iniziale, ID, è basato sulle percussioni di tabla e sul flauto, e sfuma sul secondo brano, Buongiorno amico mio, che più di altri si ricollega alla produzione precedente ed è cantato da Vandelli e Sogliani insieme. Jo è invece una delle prime canzoni in Italia dove si affronta il tema della droga, con la batteria di Di Cioccio in evidenza.
Padre e figlio, che, come si capisce dal titolo, è un dialogo tra un uomo e suo figlio (anticipando di un anno, nella struttura, la celebre Father & son di Cat Stevens, è cantata da Sogliani nella parte del papà e da Vandelli in quella del giovane.
La notte di san Luigi è un brano strumentale retto dalla chitarra elettrica distorta e dal Flanger.
Il brano conclusivo Fine non è altro che la versione strumentale di Buongiorno amico mio su cui, verso il finale, Sogliani e Vandelli recitano i ringraziamenti per le persone che hanno collaborato alla realizzazione del 33 giri.
Tutte le canzoni sono scritte per il testo e la musica da Maurizio Vandelli.
Lato A
ID – 2:22
Buon giorno amico mio – 3:34
La notte di verità – 3:40
Giochi d’amore – 3:52
Padre e figlio – 5:38
Lato B
Jo – 3:00
Un brutto sogno – 7:08
La notte di san Luigi – 3:58
Il re dei re – 4:38
Fine – 3:54
***
The band had its first crisis in 1970 with original member Franco Ceccarelli leaving the group and drummer Alfio Cantarella arrested for drug possession, being replaced for a short time and a single by ex-Rokes drummer Mike Shepstone; later, with the help of another guest drummer, Franz Di Cioccio (from I Quelli, then Premiata Forneria Marconi), they released what is usually considered their most progressive album, Id.
This, their fourth album, was less song-based than their previous works, and contained ten tracks with dynamic arrangements and some orchestral passages.