Sicuramente un gradito ritorno quello dei Celeste, progressive rock band italiana nata nel 1972 che ha dato vita ad ottimi album di rock progressivo melodico e romantico come “Principe Di Un Giorno” del 1976, “II” del 1991 e “I Suoni In Una Sfera” del 1992. Tornano oggi con “Il Risveglio Del Principe”, titolo quanto mai appropriato e possiamo parlare di un album splendido, per le sue armonie, le sue melodie ed il suo significato. Ciro Perrino ha svolto un lavoro eccellente e ha messo in ogni brano, in ogni nota e in ogni parola, tutta la sua professionalità, la sua passione e la sua sensibilità. “Qual Fior Di Loto” è introdotta dalle voce di un bambino che ci invita ad entrare, come in una favola, nel nuovo mondo dei Celeste, belle armonie di flauti, cori e chitarre acustiche, sonorità sospese nel vuoto, atmosfere romantiche, tutto questo è solo una parte di questo mondo favolistico e fatato e ancora “Bianca Vestale” dalle armonie stavolta più sinfoniche e orchestrate, un mellotron che incanta e ancora una volta la musica si trasforma in poesia, anche grazie a testi molto poetici e poi ancora flauti, strumenti ad arco e una voce femminile, quella di Elisa Montaldo del Tempio Delle Clessidre e un sax toccante e avvolgente e come se non bastasse è difficile uscire dal rincorrersi del violino e del flauto che crea ancora una volta un mondo fatato.
“Il Risveglio Del Principe” è già un ottimo album all’ascolto solo dei primi due brani, ma è d’obbligo citarli tutti e “Statue Di Sale”, quasi nove minuti di prog romantico e sinfonico, con una chitarra acustica che ci porta già ad assaporare il brano e ancora un violino che dà un velo di tristezza ma che trasmette gioia per la sua bellezza e un pianoforte che dà quel forte tocco classicheggiante e in parte anche “Principessa Oscura” ne segue la stessa strada, ma in più c’è qualche atmosfera jazzata e un flauto molto presente. A seguire c’è “Fonte Perenne”, altro brano molto atmosferico e intimista con la voce di Ciro Perrino che viene avvolta da quelle femminili nella voce solista e nei cori ed un mellotron che incanta e “Giardini Di Pietra”, brano interamente strumentale e con un bel lavoro di mellotron e ancora “Falsi Piani Lontani”, dove tornano le atmosfere jazz, ma sempre in un contesto prog e nel finire “Porpora e Giacinto”, altro brano strumentale di prog romantico e sinfonico.
Il Principe è tornato e questo suo risveglio emana sensazioni intimiste ed emozionali che fanno bene sicuramente al cuore e all’anima, qui c’è la Musica, la maiuscola è voluta, c’è la passione e c’è la voglia di riportare i Celeste, band storica del nostro meraviglioso prog, all’attenzione di tutti e se sia 2.0 o 3.0, visto che oggi piace tanto parlare così, poco importa, l’importante è che Ciro Perrino ci ha fatto rivivere il passato in un presente sempre più superficiale e perché no, andate poi a rispolverare gli altri dischi dei Celeste e anche quelli da solista di Ciro Perrino.
Fabio Loffredo da www.tuttorock.net
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Celeste” is a prog band from Sanremo, Italy that formed in 1972. The band released an album in 1976, disbanded in 1977, and reformed in 2016. There were two other albums, one released in 1991 that featured tracks from 1977 before they disbanded, and 1992 which was music for a soundtrack released in 1974. Since then, they have reformed the band with mostly new members, and in January 2019, they finally released a new album called “Il Risveglio del Principe” with new material. This is excellent Italian Prog that has a lot of classical influence and undertones of folk music and jazz. The music is mostly pastoral, but it is anything but boring. It is quite beautiful and relaxing and it never seems to get cliche or stale. The music is very professional and in many places, original. Once again, 2019 has delivered us another excellent album. Yes, the music might sound simple at first, but it is a lot more complex than it seems on the surface and has plenty of surprises to keep you listening
Members:
Ciro Perrino: Mellotron, eminent, solina, ARP 2600, ARP Odyssey, mini moog, pianoforte, percussioni sciamaniche, glockenspiel, voce solista e cori.
Enzo Cioffi: Batteria
Mauro Vero: Chitarra elettrica e acustica
Francesco Bertone: Basso
Sergio Caputo: Violino
Marco Moro: Flauto, flauto a becco, flauto in FA e in DO e sax tenore
Massimo Del Prà: Pianoforte, Rhodes e clavicembalo
Mariano Dapor: Violoncello e cori
Marzio Marossa: Percussioni e cori
Andrea De Martini: Sax contralto e tenore
Special Guests:
Alfio Costa: Organo Hammond
Elisa Montaldo: Voci
Claudia Enrico: Rainstick in “Qualo Fior Di Loto” e “Statue Di Sale”
Ciro Perrino Junior: Voce recitante in “Qual Fior Di Loto” e gong nel finale di “Fonte Perenne”
Tracks Listing
1. Qual Fior di Loto (6:04)
2. Bianca Vestale (6:49)
3. Statue di Sale (8:38)
4. Principessa Oscura (6:22)
5. Fonte Perenne (6:12)
6. Giardini di Pietra (4:32)
7. Falsi Piani Lontani (6:08)
Bonus track on CD & digital editions:
8. Porpora e Giacinto (5:50)