Psichedelia, avanguardia, improvvisazione, underground. “Dedicato a…” è un disco senza dubbio unico, e sorprende non poco sapere che i suoi autori erano italiani, di provenienza romana, e che l’album fu pubblicato nel lontano 1967, lo stesso anno di “The Piper at the Gates of Dawn” e “Sgt. Pepper’s”!
Mario Schifano non era un musicista ma un visionario esponente della Pop Art, una sorta di Andy Warhol italiano che desiderava all’epoca integrare il proprio lavoro con un gruppo, fornendo dei ‘visual’ psichedelici in supporto alle esibizioni dal vivo. L’incontro tra Schifano e i quattro musicisti poi battezzati “Le stelle di…” fruttò una manciata di concerti dal vivo, un 45 giri e questo album: datato forse, oggi, ma all’epoca senza dubbio in Italia quasi nessuno aveva mai sentito qualcosa del genere, a meno che non si fosse volati in Inghilterra per immergersi nell’atmosfera della ‘Swingin’ London’.
“Dedicato a…” si apre con un lungo brano di quasi venti minuti, un’acida jam session, a tratti delirante, che dà l’idea delle potenzialità del gruppo in sede live, mentre la seconda metà dell’opera è costituita da cinque brevi canzoni più ragionate ma sempre in linea col sound dell’opera. Fu un esperimento isolato, che in Italia non ebbe eguali in quegli anni; stampato in una manciata di copie autoprodotte, con un artwork ‘stellare’ ad opera dello stesso Schifano, è tra i più rari LP italiani di sempre.
Edizione CD papersleeve.