Melting Clock è un progetto musicale nato nella facoltà di Fisica dell’Università di Genova nel lontano 2001. Al tempo il gruppo, che riuniva musicisti con una discreta esperienza e principianti, aveva come obiettivi il semplice divertimento e la crescita musicale, perseguiti attraverso la preparazione di cover di gruppi più o meno noti del panorama del rock progressivo. Nel corso degli anni i brani studiati hanno influenzato il sound dei Melting Clock: è stata rivolta molta attenzione ad alcuni tra i più interessanti gruppi contemporanei come Porcupine Tree, Riverside, Opeth, Ayreon, senza tuttavia trascurare del tutto gruppi che hanno fatto la storia del genere progressive, come Pink Floyd, Genesis e PFM. Negli anni i Melting Clock hanno affrontato numerosi i cambi di line up: ai quattro membri fondatori Sandro Amadei (tastiere e voce), Stefano Amadei (chitarre), Alessandro Bosca (basso) e Francesco Fiorito (batteria) si sono più di recente aggiunti Simone Caffè (chitarre) ed Emanuela Vedana (voce). Le capacità acquisite e il rinnovato entusiasmo hanno portato alla decisione di dedicarsi alla produzione di musica originale. Lo stile del gruppo è caratterizzato da sonorità evocative e coinvolgenti, che pur senza rinunciare a elementi di complessità puntano a catturare fin dal primo ascolto trasmettendo una forte carica emotiva. Seguiamo pienamente lo spirito della musica progressive nel nostro approccio libero alla composizione e nell’interesse per le contaminazioni dai generi più disparati. Il testo delle parti cantate è in italiano.
Altrove:
ALESSANDRO BOSCA: “Il Mondo Al Suo Risveglio” è una riflessione sulla percezione della realtà e del modo in cui essa cambia di giorno in giorno con l’evoluzione della propria consapevolezza. Ispirata alla nascita del primo figlio, per il quale ogni nuovo risveglio rappresenta un nuovo inizio, vale anche per l’adulto quando riesce finalmente ad emanciparsi superando le convinzioni radicate per consuetudine negli anni ed accettando le verità più scomode; così facendo l’essere umano si risveglia e rinasce di fatto con una nuova consapevolezza di se stesso e del mondo che lo circonda, finalmente libero ma solo dopo avere pagato a caro prezzo questa sua epifania.
ALESSANDRO BOSCA: “Città Spenta” racconta la perdita improvvisa di una persona cara ed il desiderio di assoluzione e ricongiungimento elaborato dal subconscio nel sogno. Concepita inizialmente in seguito alla perdita prematura della figura materna, il brano è successivamente maturato e si è sviluppato diventando attuale nel periodo di confinamento dovuto alla pandemia. In quel triste periodo un dramma solitamente individuale si è trasformato in un fenomeno di massa con un impatto sulla società e sull’equilibrio sottile fra moralità e necessità. Ma solamente nella più intima dimensione onirica l’individuo potrà riconciliarsi e concedersi un ultimo saluto, liberando la propria anima così come quella del suo caro dal rimorso e dalla sofferenza.
SANDRO AMADEI: “Altrove” racconta il sogno, condiviso da tutti, di fuggire dallo stress, dalle preoccupazioni e dalla fatica della vita quotidiana, anelando a rifugiarsi in un’isoletta sperduta dove il tempo sembra essersi fermato, nell’illusione di vivere un’eterna vacanza. Ma questo desiderio ne cela in realtà uno più profondo e purtroppo irrealizzabile: tornare indietro nel tempo per ritrovare l’idilliaca meraviglia di una spensierata fanciullezza.
SANDRO AMADEI: “Vernice” è un viaggio attraverso la complessità di luoghi di cui i labirintici vicoli del quartiere di Genova sono un perfetto esempio, raccontati dallo sguardo carico di pregiudizi di chi non li abita e pertanto, non vivendone la quotidianità, non sa coglierne l’essenza. Situazioni che evocano spesso sofferenza, degrado e incuria coesistono con arte, cultura ed esempi di meravigliosa umanità che rendono questi luoghi un caleidoscopio di straordinaria diversità.
SIMONE CAFFE’: “Endurance” nasce a seguito della lettura dell’omonimo testo di Alfred Lansing, che ripercorre l’epopea del vascello Endurance che dopo essersi incagliato nel pack durante una spedizione anglosassone volta al raggiungimento del Polo Sud, si è schiantato a causa dell’enorme pressione esercitata dai ghiacci. A seguito di ciò il capitano Shackleton e la sua ciurma dovettero intraprendere un viaggio senza precedenti, in condizioni estreme che li riportó in salvo nella Georgia del Sud, dopo mesi di stenti e pericoli difficilmente immaginabili.
EMANUELA VEDANA: “Tramonti di Cenere” vuole lanciare un monito: a causa del comportamento sconsiderato e scellerato dell’uomo, la Terra è ormai teatro di cambiamenti climatici irreversibili in cui l’unico destino dell’essere umano, ignaro, sembra essere l’estinzione. Invertendo però la prospettiva e considerando quindi la vita e la morte come un unico ciclo in eterno divenire, potremo sperare che dopo la catastrofe la vita potrà nuovamente rifiorire sul nostro pianeta, finalmente liberato dalla deleteria presenza umana.
TRACK LIST:
Il Mondo al Suo Risveglio 6:18
Città Spenta 4:53
Altrove Parte 1 3:19
Altrove Parte 2 7:51
Vernice 6:42
Endurance 8:10
Tramonti di Cenere 9:04
Emanuela Vedana: Voce
Simone Caffè: Chitarra
Stefano Amadei: Chitarra
Sandro Amadei: Tastiere/Voce
Alessandro Bosca: Basso
Francesco Fiorito: Batteria