Dopo una lunga gestazione, viene pubblicato il primo disco omonimo della band sarda.
La musica dell’album si ispira ai grandi e storici gruppi progressive degli anni 70,italiani e internazionali ma ha anche influenze neo prog e di tanti altri generi, dovute al background vario ed eterogeneo dei musicisti coinvolti. Il titolo del disco, “Overture”, si rifà a quella che era la funzione dell’ouverture nell’ambito musicale colto classico, ovvero di apertura, inizio di un’opera. Il disco infatti vuole essere l’inizio, quindi ouverture di una serie di lavori da parte della band.
Le fasi di composizione dei brani hanno inizio già nel 2010 ma a causa di varie vicissitudini (cambi di formazione, impegni musicali collaterali etc), continueranno fino a Dicembre del 2015, data di inizio delle registrazioni. Anche la fase di registrazione e lavorazione (mixaggio e mastering) richiederà del tempo. Questo per permettere alla band di lavorare meglio sui particolari e sulla qualità della parte musicale, compresi arrangiamenti e suono.
L’album è auto-prodotto: tutte le fasi che riguardano l’audio (registrazione, mix e mastering) sono state curate dal gruppo (Samuele Desogus, col supporto degli altri componenti), la parte grafica invece, è affidata a Mauro Mondiello. Nel disco si raccontano cinque storie basate sull’immaginazione e sulla fantasia, che descrivono musicalmente cinque mondi fantastici nei quali trasportare l’ascoltatore.
Si va dalle sonorità più acustiche di “Il Mendicante” fino ad arrivare a quelle più futuristiche e artificiali di “Crop Circles”.
La strumentazione del disco è molto varia: oltre a batteria, basso, chitarre elettriche e acustiche, tastiere, voci e flauto, sono stati utilizzati anche archi (violino e contrabbasso), percussioni di ogni tipo e fattura e suoni di oggetti e dispositivi vari (registrati appositamente ed elaborati successivamente). L’unico ospite del disco è Sara Cuzzupoli, che ha suonato il violino in “Il Mendicante” e cantato nei cori di “Lux et Ombra”..
After a long gestation, the first disc of the Sardinian band of the same name is released.
The album music is inspired by the great and historical progressive groups of the 70s, Italian and international but it also has neo prog influences and many other genres, due to the varied and heterogeneous background of the musicians involved.
The title of the disc, “Overture”, refers to what was the function of the overture in the classical cultured musical context, that is, the opening, the beginning of an opera. In fact, the album wants to be the beginning, therefore overture of a series of works by the band.
The composition phases of the songs begin as early as 2010 but due to various vicissitudes (line-up changes, collateral musical commitments etc), they will continue until December 2015, the start date of the recordings.
The recording and processing phase (mixing and mastering) will also take some time. This is to allow the band to work better on the details and on the quality of the musical part, including arrangements and sound.
The album is self-produced: all the phases concerning the audio (recording, mix and mastering) were handled by the group (Samuele Desogus, with the support of the other components), the graphic part instead, is entrusted to Mauro Mondiello.
The disc tells five stories based on the imagination and fantasy, which musically describe five fantastic worlds in which to transport the listener.
They range from the more acoustic sounds of “Il Mendicante” to the more futuristic and artificial ones of “Crop Circles”.
The instrumentation of the disc is very varied: in addition to drums, bass, electric and acoustic guitars, keyboards, voices and flutes, strings (violin and double bass), percussion of all types and workmanship and sounds of various objects and devices were also used ( specially registered and processed later).
The only guest on the album is Sara Cuzzupoli, who played the violin in “Il Mendicante” and sang in the choirs of “Lux et Ombra” ..
La track-list :
1. Intro
2. Lux et Ombra
3. Il Mendicante
4. A deer in the river
5. Crop circles
6. Ephesia’s chime
Band:
Samuele Desogus (chitarre), Stefano Sanna (basso), Fiorella Piras (flauto), Simone Meli (tastiere), Simone Desogus (batteria) e Luigi Ventroni (voce)