This is a nice one. It is very rare for BTF to distribute a prog metal CD but this one deserve great attention. You will certainly find elements of neoprog and even progmetal known from the early 90s DREAM THEATER (“Images & words”, “Awake”, slightly modernized, playful but straightened 70s inspired, organ driven heavy rock, so to speak), but there is more. Dreamy atmospheres, even with some more powerful passages, connections to the musical sounds in a few very emotional soft passages, dark and mystical heavy rock attacks with hard grinding organs, chunky guitars and great synthesizermelodies, all that kind of stuff, combined with very positive, enlightened choruslines that show an affinity to melodic metal and even radio friendly but heavier AOR and classic hardrock. They go from one corner to the other, dig deep into the grounds of 70s art rock from England and Italy, combine that with stomping metal and spacey, futuristic soundscapes. This might not be new music, even though “progressive” rock and metal should stand for this, but this one really kicks the cold and grey autumnal melancholy out of your old bones. Imagine a cross between SAGA, MARILLION, DREAM THEATER, PRETTY MAIDS, then you know what you get.
Debutto coi fiocchi per i progsters veronesi methodica, band attiva dal 1995.
I loro punti di riferimento vanno ricercati di sicuro nei Dream Theater più melodici e “musicali” periodo “Awake” per intenderci ma nonostante ciò la band evidenzia una propria identità e maturità grazie alle quali riescono nel non facile compito di non risultarne una cover band; buona la prova strumentale di ogni singolo musicista, ricercata ma improntata più al gusto che all’ostentazione di tecnica e sempre asservita alla resa dei brani e tra cui spicca il singer Massimo Piubelli dotato di un timbrica calda ed espressiva.
Ciò che a mio avviso spicca nel songwriting dei nostri oltre al gusto per la ricercatezza e ancor più per la melodia sempre supportata da ritmiche rocciose è la volontà/abilità di scrivere vere canzoni nonostante il genere d’appartenenza e non dei meri esercizi di stile infatti i brani dell’album, tutti di buona fattura e qualitativamente omogenei, risultano sempre fruibili, interessanti e coinvolgenti dal principio alla fine senza momenti morti o parti filler tanto per allungarne la durata e questo grazie a strutture variegate ma dal costrutto sensato e scevro di forzature.
Buona anche la produzione, naturale nei suoni ed efficace nel risultato, in conclusione un ottimo debut che fa ben sperare per il futuro della band che di sicuro viste le premesse non mancherà di crescere ulteriormente e divenire sempre più personale, bravi.