Figlio del famoso tenore Tito Schipa, il giovane Tito Jr. cominciò la propria carriera nel 1967 con uno spettacolo basato su canzoni di Bob Dylan, arrangiate in una sorta di opera rock. Affascinato da questa formula, l’avrebbe ripetuta varie volte nei lavori successivi. L’esordio discografico è del 1971 per la Fonit Cetra, con il 45 giri “Sono passati i giorni”, ma il primo vero lavoro è l’ambiziosa opera “Orfeo 9”, su cui si era concentrato fin dal 1969, e che era stata rappresentata per la prima volta in teatro a Roma nel 1970. Ne uscì anche un film per la TV nel 1973, e il doppio album è uno dei primi esempi di opera pop in Italia. Influenzato dalla musica classica, Schipa realizzò un bellissimo lavoro che può essere difficilmente definito un vero e proprio album di rock, ma ricade senz’altro nel campo della musica progressiva.
“Orfeo 9” comprendeva tra gli altri due giovani artisti alla prima esperienza su disco, e che sarebbero poi diventati famosissimi, Renato Zero e Loredana Bertè, ma altri importanti musicisti fanno parte del cast, come il leader dei Brainticket Joel Vandroogenbroeck e il batterista Tullio De Piscopo. Il genere dell’opera rock può risultare noioso ad alcuni ascoltatori, con parti cantate a più voci ed arrangiamenti orchestrali, ma l’album è un interessantissimo primo esempio di questo tipo.
(fonte: www.italianprog.it)
Fedele riproduzione dell’edizione originale, incluso il libretto coi testi in allegato.
Edizione in vinile giallo trasparente 180 gr.