Non un tributo come molti altri, questo ai Pink Floyd edito da AMS Records e distribuito in esclusiva da BTF. Il progetto, dato il numero delle band e dei musicisti solisti coinvolti, ha richiesto oltre un anno di tempo per essere completato, ma i risultati ripagano completamente della lunga attesa.
A riproporre sotto una nuova veste i brani dei Floyd – a partire dagli albori di fine Anni ’60 sino all’ultimo “The Division Bell” del 1994 – sono principalmente artisti italiani (Pandora, Fabio Zuffanti, Conqueror, EgoBand, Archangel, Prowlers, Greenwall e altri), provenienti dal misconosciuto ma foltissimo e florido panorama progressivo della penisola, ma non mancano partecipazioni estere, nelle vesti dell’americano Jay Tausig, dei finlandesi Permanent Clear Light e del supergruppo The Samurai of Prog, che tra le proprie fila annovera Roine Stolt dei Flower Kings e Jon Davison, l’attuale cantante degli YES!
Altra peculiarità del disco, della durata complessiva di oltre due ore riversate su doppio CD, è la scelta atipica dei brani: sono stati volutamente trascurati i grandi classici – “Wish You Were Here”, “Another Brick in the Wall”, “Money”, “Comfortably Numb” e molti altri – per sviscerare composizioni meno note ma altrettanto importanti, provenienti da album quali “The Piper at the Gates of Dawn”, “A Saucerful of Secrets”, “Animals”, “A Momentary Lapse of Reason” e “The Final Cut”, praticamente sempre trascurati nei comuni tribute-album.
La raccolta, che ha comunque il sapore di un album di inediti, data la capacità degli artisti di far proprie le composizioni dei Pink Floyd, è proposta in formato papersleeve, con un bellissimo artwork-collage che richiama le varie produzioni di Waters & Co. curato da Marco Masoni dei Germinale.
Da non perdere!